Oltra di ciò mi proposero piú condizioni per tirarmi nella loro opinione; nondimeno io non volsi acconsentire ad alcuna di quelle, se prima non vedevo la commissione di Vostra Altezza, la quale non volsero mai mostrare.
Finalmente quegli due preti, Andrea de Duero e io fummo d'accordo che 'l detto Narvaez, accompagnato da dieci uomini, e io da altretanti, mandandoci i salvicondotti l'un l'altro parlassimo insieme, e quivi se avesse commissione alcuna la mostrasse, e io gli dovessi rispondere. Io gli mandai il salvocondotto sottoscritto ed egli similmente mi mandò il suo, sottoscritto di sua propria mano. Il quale Narvaez, come poi si vidde, m'aveva poste insidie per uccidermi in quel parlamento, e a questo negozio avea eletto due di que' dieci che aveva determinato di menar seco, e gli altri combattessero con quegli che io dovevo menar meco, percioché diceva che, morto che io fussi, averebbe posto fine al negozio. Come veramente saria stato, se il sommo Iddio, che in simil cose suol dar soccorso, non vi avesse trovato rimedio, imperoché ne fui fatto certo nel medesimo tempo che quegli che avevano congiurato contra di me mi portarono il salvocondotto. Il che inteso, subito per mie lettere feci sapere al detto Narvaez che io avevo conosciuto il suo mal animo verso di me, e che io non volevo andar là dove ci eravamo convenuti di trovarci insieme. E in quell'ora ordinai che in mio nome gli fusse fatta una monitoria e comandamento, col quale ammoniva il detto Narvaez che, se egli aveva commissione alcuna da Vostra Maestà, me la dovesse presentare, e insino a tanto non si usurpasse il nome di capitano né di giudice, né, sotto la pena impostagli, s'impacciasse in cosa alcuna pertinente a' detti officii.
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Vostra Altezza Andrea Duero Narvaez Narvaez Iddio Narvaez Narvaez Vostra Maestà
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