Piaccia a Iddio che ella sia salva.
Avendo deliberato di partirmi dalla provincia di Tepeaca, mi venne novella che due provincie chiamate Cecatami e Xalacingo, le quali sono sottoposte al signor di Temistitan, si erano ribellate; e perché dalla città della Veracroce si può passare a quelle parti, avevano in quella uccisi alcuni Spagnuoli, e gli abitatori si erano ribellati e avevano pessima intenzione. E accioché la strada fusse sicura, e per dar loro qualche castigo, se non volessero vivere pacificamente, ispedi' un capitano con venti uomini a cavallo e ducento fanti a piè con gli Indiani amici nostri, al qual feci espresso comandamento che dovesse ammonire gli abitatori delle dette provincie che concordevolmente si dessero per vassalli di Vostra Maestà, come avevano fatto dell'altre volte, e in questo usasse ogni possibil diligenza: e se non lo volessero ricever pacificamente facesse lor guerra, la qual finita che egli avesse, e prese anco le due provincie, con tutti gli soldati se ne ritornasse alla città di Tascaltecal, dove io l'aspettarei. E cosí nel principio di decembre, l'anno 1520, egli andò seguendo il suo viaggio alle già dette provincie, le quali da quel luogo sono lontane venti leghe.
Finite queste cose, al mezzo del mese di decembre del detto anno, io mi parti' dalla città della Securezza de' Confini, che è nella provincia di Tepeaca, nella quale io lasciai un capitano con sessanta soldati, essendone stato con grande instanza di prieghi richiesto dagli abitatori di quella.
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