Partita del Cortese di Tezmoluca, e il grande impedimento che trovarono per il camino. Come assalirono alcune squadre d'Indiani che se gli contraposero, ferendo e uccidendo alcuni di loro, e come alloggiarono in Coatabeque.
Nell'altra relazione diedi aviso alla Maestà Vostra che gli abitatori di Messico e di Temistitan apparecchiavano molte armi, e in tutte le lor provincie facevano cavare infinite fosse e far argini e altre sorti di difese, per poterci fare e resistenza e danno, percioché essi già avevano inteso che io era per muover guerra contra di loro. E avendo io ciò risaputo, e conoscendo quanto fussero ingegnosi e arditi nelle cose da guerra, spesse volte mi andavo rivolgendo per la mente per la qual provincia potessimo entrare per trovargli e offendergli in qualche parte alla sprovista; ed essi molto ben sapevano che noi avevamo buona notizia di tre vie e passi, per li quali potevo entrare nella lor provincia. Deliberai di assalirgli per questa via di Tezmoluca, percioché, essendo ella passo piú aspro e piú pieno di sassi che non sono gli altri, io pensavo che meno per questa via venissero a farci resistenza e non tanto attendessero a guardarla. Il seguente giorno dopo la messa ci partimmo dalla detta terra di Tezmoluca, e io stavo all'avantiguarda con dieci a cavallo e sessanta fanti destri e atti al combattere, e seguimmo l'incominciato viaggio, salendo il monte vicino con ogni ordine e apparecchio a noi possibile. E la sera andammo ad alloggiare lontano quattro leghe dalla detta terra nella cima del monte, dove sono gli confini di Culua; e benché fussero grandissimi freddi, facendo fuoco con molte legne, delle quali ivi è grandissima copia, quella notte ci difendemmo dal freddo.
| |
Cortese Tezmoluca Indiani Coatabeque Maestà Vostra Messico Temistitan Tezmoluca Tezmoluca Culua
|