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      Risposi che molto ben sapevano di qual castigo fussero degni circa le cose passate, e se volevano ch'io perdonassi loro e credessi che le cose dettemi venissero da sincero animo, mi menassero prima prigioni quegli ambasciadori che avevano detto esser venuti a loro, e tutti quegli di Messico e di Temistitan che si trovassero nella lor provincia, altramente io non perdonarei loro; e che se ne ritornassero a casa, e si portassero di modo che dalle loro opere potesse conoscere esser fedeli sudditi di Vostra Maestà. E benché adducessero molte altre ragioni, nondimeno da me non poterono ottenere altro, e se ne ritornarono nella lor provincia promettendo di volere eseguir li miei comandamenti, e cosí dipoi sempre sono stati e sono fedeli sudditi di Vostra Maestà.
     
     
      Come Ispasuchil altrimenti detto Cucascacin, già signor di Tessaico, fuggí di prigione, e come fu ucciso. Il Cortese manda Consalvo, esecutor maggiore, per accompagnar i suoi nunzii e per assicurar la provincia d'Aculuacan e altri effetti. Come, assaliti da' nemici e tolta loro la preda, il capitano quivi arrivato co' cavalli urtarono aspramente i nemici e, uccisi molti, li misero in fuga. Come, andando alla provincia detta Calco, ruppero le squadre dalle quali furono assaliti; e come quelli di Calco vennero a trovar il Cortese, e il presente che gli fecero e le parole che insieme usorono.
     
      Nell'altra relazione, fortunatissimo ed eccellentissimo Signore, significai alla Maestà Vostra che, in quel tempo che mi misero in fuga e discacciarono dalla città di Temistitan, io menavo meco un figliuolo e due figliuole del signor Montezuma, e anco il signor di Tessaico, che era nominato Cacamacin, e due suoi fratelli e molti altri signori ch'io tenevo prigioni; e come tutti erano stati uccisi dagli nemici, benché fussero della lor nazione, e alcuni anco de' lor signori, eccetto due fratelli carnali del detto Cacamacin, che per buona ventura appena poterono scampare, l'uno de' quali era chiamato Ispasuchil, e anco in un altro modo Cucascacin: il quale già a nome di Vostra Maestà, consigliatomi col signor Montezuma, l'avevo fatto signore della detta città di Tessaico e della provincia d'Aculuacan.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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