Io gli ringraziai e dissi che si riposassero, che tosto satisfarei al lor desiderio.
Come il Cortese, uscito fuori della città, trovò un squadrone de' nemici, quali mise in fuga, molti di loro uccisi. Come giunsero alla città Xaltoca e combattendo entrarono e, discacciati i nemici, n'abbrucciorono parte. Il seguente giorno, trovati i nemici, gli perseguitano, e arrivorono alla città Guantican, a Tenainca e Acapuzzalco. Appresso la città Atacuba assaltano i nemici, entrano nella città, v'appiccano il fuoco; e perché abbrucciorono la quarta parte dell'albergo dove alloggiorono.
Poiché tutti questi di Tascaltecal si furono riposati tre o quattro giorni nella città di Tessaico, i quali certamente in comparazione degli uomini di questi paesi sono valorosissimi, comandai che si mettessero in ordine cinque cavalli, trecento fanti e cinquanta tra balestrieri e schiopettieri, e sei piccioli pezzi d'artegliaria da campo; e senza che niuno sapesse dove andassimo, a nona ci partimmo da questa città, e vennero meco li predetti capitani con forse trentamila uomini, con le loro schiere molto ben ordinate secondo la loro usanza. Lontano da questa città quattro leghe, essendo già l'ora tarda, trovammo una schiera di nemici, e noi a cavallo gli andammo adosso e gli mettemmo in fuga; quegli di Tascaltecal, essendo destri e leggieri, ne seguitarono, e uccidemmo molti nemici. Quella notte stemmo sempre in campagna e al sereno, con grandissime guardie e del tutto apparecchiati. Il dí seguente, la mattina a buon'ora, cominciammo a seguitar l'incominciato viaggio: e insin ora io non avevo palesato ad alcuno dove io volessi andare, e ciò avevo fatto guardandomi da certi di Tessaico che venivano con esso noi, accioché non lo manifestassero a que' di Messico e di Temistitan, che ancora non mi fidavo molto di loro.
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