Pagina (208/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E però feci loro palesare dagl'interpreti ciò che nelle dette lettere era contenuto, cioè quel che aveva imposto a lor medesimi, e a quel modo si partirono, e comandai a cinque cavalieri che gli accompagnassero fin che giugnessero in luogo sicuro.
      Il sabbato santo gli abitatori di Calco e i loro confederati e amici ebbero cura d'avisarmi che quegli di Messico si movevano contra di loro, e in un certo panno bianco mi mostrarono dipinte tutte le terre che andavano contra di loro e le vie per le quali dovevano andare, e mi supplicavano che ad ogni modo io dovessi mandar loro soccorso. Risposi che de lí a sei giorni lo manderei, e se tra questo mezzo fussero astretti da bisogno alcuno, me lo facessero sapere, che gli aiuterei. Il terzo giorno di Pasqua ritornarono a pregarmi ch'io mandassi il soccorso prestissimamente, percioché gli nemici s'avicinavano con quella maggior prestezza che potevano. Io dissi di volere andare a soccorrerli, e feci comandare a suono di tromba che si mettessero in ordine venticinque cavalieri e trecento fanti a piedi.
      Il giovedí avanti che fusse questo, vennero alla città di Tessaico, certi ambasciadori dalle provincie di Tazapan, di Mascalango e Neuten e d'altre provincie, e mi fecero sapere che erano venuti a darsi per vassalli di Vostra Maestà e per pigliare amicizia con esso noi, non avendo essi ucciso mai alcuno Spagnuolo, e né essendosi volti mai contra il servizio di Vostra Maestà. Portarono certe vesti di seta. Io gli ringraziai e promisi loro, quando fussero buoni e fedeli, di trattargli bene, e cosí se ne tornarono tutti allegri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Calco Messico Pasqua Tessaico Tazapan Mascalango Neuten Vostra Maestà Spagnuolo Vostra Maestà