Della terza guardia feci capitano Consalvo di Sandoval, esecutor maggiore, e a lui assegnai ventiquattro a cavallo, quattro schioppettieri e tredici balestrieri e centocinquanta fanti con spada e rotella, tra' quali erano quei cinquanta giovani eletti ch'io avevo sempre appresso di me, e tutte le genti di Guassucingo, di Churultecal e di Calco, che arrivavano alla somma di trentamila uomini: e questi dovevano andare alla città d'Iztapalapa per distruggerla, e dipoi andar piú avanti per la via mattonata, con l'aiuto de' brigantini, e congiugnersi con la guardia posta alla città di Cuioacan, accioché, entrato ch'io fussi ne' brigantini, il detto maggiore esecutore s'accampasse con le sue genti in luogo piú commodo e piú conveniente che fusse possibile. Per li brigantini co' quali io dovevo entrar nel lago lasciai trecento uomini, per lo piú assuefatti al mare e destri, di modo che in ciascun brigantino erano venticinque Spagnuoli, e ogni brigantino aveva il suo capitano e il suo nocchiero, e sei tra balestrieri e schioppettieri.
Dato il sopradetto ordine, due capitani che dovevano essere con le genti nella città di Tacuba e di Cuioacan, avendo avuta la instruzione di tutte le cose che avevano da fare, si partirono dalla città di Tessaico alli dieci di maggio, e la sera andarono ad alloggiare distante de lí due leghe e mezza, ad una buona terra nominata Aculman. E quel giorno intesi che tra' capitani era stato contesa circa gli alloggiamenti, e la sera subito vi posi fine pacificando ogni cosa, percioché in quel giorno mandai uno che gli riprese.
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