E il dí seguente si partirono e andarono ad un'altra terra nominata Gilotepeque, la qual trovarono disabitata, che già erano entrati nelle provincie de' nemici; e il dí seguente seguitarono il viaggio con le lor genti in ordinanza, e la notte si riposarono in una certa città nominata Coantican, della quale ho fatto menzione alla Maestà Vostra, e parimente la trovarono disabitata. E il medesimo giorno trapassarono due città e due terre nelle quali non era persona alcuna, e ad ora di vespro entrarono nella città di Tacuba, che similmente era disabitata, e alloggiarono nelle case del signor di quella, le quali sono e belle e grandi: e benché fusse l'ora tarda, andarono alle strade mattonate che conducono a Temistitan e combatterono per tre ore con quei della città, ma, essendo sopravenuta la notte, se ne ritornarono senza alcun pericolo nella città di Tacuba.
Il giorno seguente, la mattina a buon'ora, quei due capitani si consigliarono in che maniera potessero volgere altrove l'acqua dolce che entrava per canali nella città di Temistitan, e uno di loro andò al nascimento del fiume, accompagnato da venti cavalli e da alquanti balestrieri e schioppettieri. Era il fiume lontano una quarta parte d'una lega, e quivi tagliò e ruppe li canali, che erano di legno e di pietre quadrate, e cominciò una crudel battaglia co' nemici che l'impedivano per acqua e per terra; finalmente gli mise in rotta e ispedí quel che egli era andato per fare, cioè per toglier l'acqua che entrava nella città: la quale impresa fu veramente d'uomo ardito e valoroso.
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Gilotepeque Coantican Maestà Vostra Tacuba Temistitan Tacuba Temistitan
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