Il medesimo giorno i capitani providdero che fussero acconcie alcune male strade e ponti e fossati che si trovavano quivi intorno al lago, accioché li cavalli potessero scorrere qua e là. Finito questo, in che bisognò dimorar tre o quattro giorni, nei quali piú volte si venne a scaramuccie con quei di Temistitan, nelle quali alcuni Spagnuoli furono feriti e molti de' nemici uccisi, e li nostri presero assai argini e ponti, e nacquero parlamenti e duelli fra gli abitatori della città e quei di Tascaltecal (il che era cosa mirabile), subito il capitan Cristoforo Dolid, che doveva esser alla guardia nella città di Cuioacan all'assedio, la quale è distante due leghe da Tacuba, si partí co' suoi soldati; e il capitan Pietro d'Alvarado rimase all'assedio della città di Tacuba, dove ogni dí facevano qualche battaglia e scaramuccia con gli abitanti della città.
E quel giorno che Cristoforo Dolid si partí per Cuioacan, esso co' compagni giunsero a dieci ore di giorno, e fermarono d'alloggiare nel palazzo del signor della città, la qual trovarono vota d'abitatori. Il giorno seguente se n'andarono alla via mattonata per la quale si va in Temistitan, accompagnato da venti a cavallo e da alcuni balestrieri e forse da settemila Indiani di Tascaltecal, e trovarono gli nemici con grandissimo apparecchio, e la via mattonata tutta disfatta e fatti molti argini; ed entrati a battaglia con loro, i balestrieri ne ferirono e uccisero alcuni, e per spazio di sei giorni fu sempre fatta qualche battaglia e scaramuccia.
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