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      E li fanti e i cavalli passarono molti ponti, i quali già avevano levati, e con l'aiuto de' brigantini, che andavano insino alla strada mattonata, gl'Indiani di Tascaltecal amici nostri e gli Spagnuoli perseguitavano gli nemici, de' quali alcuni restavano morti e alcuni si gettavano in acqua dall'altro lato, dove non erano i brigantini. E con questa vittoria gli seguitarono piú d'una lega, finché giunsero al medesimo luogo dove io mi ero fermo co' brigantini, come dirò di sotto.
     
     
      Il Cortese prende due torri; vengono i nemici a mezzanotte e cominciano a combattere. Di diverse battaglie che in piú volte furon fatte con gran danno de' nemici. S'abbruccia una città e molte case del borgo; al maggior esecutore è trapassato un piede.
     
      Avendo seguitato le canoe co' brigantini per spazio di tre leghe, quelle che scamparono entrarono fra le case della città. Ed essendo già passata l'ora di vespro, comandai che i brigantini si riducessero insieme, e con essi arrivai alla strada mattonata, e quivi deliberai di smontare in terra accompagnato da trenta Spagnuoli, per espugnar due picciole torri dedicate a' loro idoli, che erano cerchiate di muro non troppo alto di pietre quadrate: e quando smontavamo, combattevano crudelmente contra di noi per difenderle. E finalmente con gran pericolo e fatica avendo pigliate le dette torri, subito feci metter su la riva due pezzi d'artegliaria di ferro che portavo ne' brigantini, percioché il resto della via mattonata da quel luogo insino alla città (che poteva esser lo spazio di mezza lega) era piena di nemici, e da amendue li lati della detta via era lago, e ogni cosa era piena di canoe, nelle quali erano genti da combattere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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