Pagina (258/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E dalla banda dove si trovava Pietro d'Alvarado erano piú ponti e piú uscite di acqua in detta strada, benché le terrazze non fussero cosí spesse come negli altri luoghi.
     
     
      Come gli abitatori della città posta nel lago, avendo lungamente combattuto, s'arrenderono e, cosí richiesti, fecero fabricar molte casette d'alloggiare gli Spagnuoli nel campo. E con che ordinanza dessero l'assalto alla famosa città, e come quel giorno e il seguente furono vittoriosi.
     
      In tutto quel tempo che gli abitatori della città d'Iztapalapa, di Oichilubuzzo, Mechicacingo, Culuacan, Mezqueque e Cuitaguaca, le quali, come ho detto di sopra, sono poste nel lago dell'acqua dolce, non volsero mai pace meco, né in tutto quel tempo mi diedero travaglio o danno alcuno; ed essendo gli abitatori di Calco fedeli vassalli alla Maestà Vostra, e considerando essi che noi avevamo molto da fare con quei di Temistitan, fecero lega insieme con certe terre che sono sulla riva del lago, facendo a coloro che erano nel lago ogni danno che fusse possibile. Ma, conoscendo che noi sempre avevamo vittoria contra quelli di Temistitan, e considerando il danno fatto e che si poteva far loro da' nostri amici, si arrenderono e vennero nel nostro campo, umilmente chiedendo che io perdonasse loro li passati errori, e commettesse agli abitatori di Calco e a' loro vicini che non gli danneggiassero piú. Risposi che mi piaceva, e che queste cose non le riceveva se non da quelli di Temistitan. E afinché io credesse la loro amistà essere veramente di cuore, gli pregavo, poiché io avevo deliberato di non levar mai l'assedio finché pigliasse la città overo a patti overamente per forza, se essi avevano delle canoe con le quali mi potessero dare aiuto, che apparecchiassero tutte quelle che aveano, insieme con tutte le genti delle loro terre, per darmi nell'avenire tutto quello aiuto che potevano per acqua; e gli pregavo ancora parimente che, avendo gli Spagnuoli poche e cattive casette d'alloggiare nel campo, ed essendo i tempi piovosi, procacciassero di fare quanto prima che potevano fabricare ne' nostri campi piú numero di casette, e che menassero le loro sopradette canoe per poter condurre piú facilmente travi e mattoni delle case della città piú vicine alli campi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Pietro Alvarado Spagnuoli Iztapalapa Oichilubuzzo Mechicacingo Culuacan Mezqueque Cuitaguaca Calco Maestà Vostra Temistitan Temistitan Calco Temistitan Spagnuoli