Io dissi questo conoscendo loro esser tali che averiano poste le loro persone dove io avessi comandato, benché avessero vista la morte manifesta. Espediti che si furono da me, se n'andarono ai campi a trovar l'esecutor maggiore e Pietro d'Alvarado, a' quali palesarono ogni cosa, come avevamo ordinato nel nostro campo. E perché essi avevano da combattere un luogo solo, comandai che mi mandassero settanta o ottanta fanti, accioché 'l giorno seguente insieme convenissero ad entrar nella città; i quali quella notte vennero ad alloggiare nel nostro campo, sí come io avevo comandato loro.
Come il Cortese entra nella città; in che modo divise i soldati e l'avvertimento che ei gli diede quando combattevano; come gli Spagnuoli furono rotti. Il gran pericolo che scorse il Cortese e come si salvò con le genti che avea. Il numero di Spagnuoli e Indiani amici che nella battaglia furon uccisi; come restò ferito il Cortese; il sacrificio fatto d'alcuni Spagnuoli.
Messo il predetto ordine, il dí seguente dopo messa si mossero dal nostro campo quei sette brigantini, accompagnati da piú di tremila canoe de' nostri amici, e io accompagnato da venticinque a cavallo e dagli altri ch'io avevo nel campo, e da quei settanta che erano venuti dal campo da Tacuba, seguitammo il nostro viaggio ed entrammo nella città, nella quale poiché fui entrato, divisi li soldati in questo modo. Erano tre contrade ne' luoghi presi per le quali era aperta la strada alla piazza, che gli Indiani chiamano Tianguizco (tutto quel sito dove è posta è nominato Tlatelulco), e di queste tre contrade la migliore era quella per la quale s'andava alla detta piazza.
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