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      Noi prestammo lor fede, percioché dopo alcuni giorni, ogni volta ch'entravamo nella città per combattere, ci minacciavano col nominar questi capitani della provincia di Matalcingo; la quale, benché non ci fussi molto nota, nondimeno ben sapevamo che era grande, e distante per spazio di venti leghe dal nostro campo. E per il lamento che gli Ottumiesi facevano contra de' lor nemici, ci mostravano che dessimo loro soccorso. E benché lo dimandassero in tempo molto strano, nondimeno, confidandomi nell'aiuto divino, per rompere le ale dell'audacia della città, che ogni dí ci minacciava per via di questi capitani di Matalcingo, e mostravano speranza di dover avere aiuto da loro, e soccorso d'altronde non poteva venire se non da quella banda, deliberai mandar Consalvo di Sandoval esecutor maggiore con dieciotto uomini a cavallo e cento fanti, tra i quali era un balestriere, da' quali tutti e da altri Ottumesi amici nostri accompagnato si partí. E Iddio è testimonio a che pericolo essi andavano, e in quale restavamo noi; ma, bisognando mostrar maggior fortezza d'animo che mai prima avessimo fatto e morir combattendo, dissimulavamo la debolezza delle nostre forze e con gli amici e co' nemici. Nondimeno spesse volte gli Spagnuoli l'un l'altro si confortavano a ripigliar finalmente vigore e a mostrarci vincitori contra que' della città, benché in essa e in tutte l'altre provincie non dovessero conseguir utilità alcuna; onde si può comprendere la fortuna e la necessità nella quale eravamo posti col corpo e con l'animo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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