Pagina (280/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      Come i nemici vennero di notte ad assaltar il campo di Pietro d'Alvarado,
      e, trovato esserli fatto resistenza, ritornorono nella città. Deliberazione del Cortese
      di gettar a terra quanto prendessero della città.
     
      Mentre l'esecutor maggiore era absente nella provincia di Matalcingo, gli nemici deliberarono d'uscir la notte e assaltar il campo di Pietro d'Alvarado, e all'alba l'assaltarono; ma essendo stati sentiti dalle sentinelle e dalle guardie, fu gridato all'arme, e coloro che si trovarono presenti andarono ad affrontargli. Li nemici, uditi i cavalli, si gettarono all'acqua, e tra questo mezzo i nostri s'appresentarono, e combatterono tre ore continue. Noi, stando ne' nostri alloggiamenti, sentimmo un tiro d'un picciol pezzo d'artegliaria che s'adoprava contra gli nemici, e perché avevamo sospetto che gli rompessero, comandai che li soldati si mettessero in arme per entrar nella città, accioché gli nemici non ardissero di combatter contra Pietro d'Alvarado. E trovando che era loro fatto resistenza gagliarda e valorosa, deliberarono tornarsene nella città, la quale noi altri quel giorno andammo a combattere.
      In quel tempo noi che dalla prima rotta eravamo scampati feriti eravamo risanati, e a Villa Ricca era giunta una nave di Giovanni Ponci da Leone, il quale era stato rotto nella provincia dell'isola Florida, e gli abitatori della città mi fecero portar certa quantità di polvere con alcune balestre, delle quali avevamo grandissimo bisogno; e già per la grazia d'Iddio d'intorno intorno non era provincia alcuna che non ci facesse grandissimo favore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Pietro Alvarado Cortese Matalcingo Pietro Alvarado Pietro Alvarado Villa Ricca Giovanni Ponci Leone Florida Iddio