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      E parmi che per l'acqua salsa che bevevano e per la fame e per il puzzo fussero assaliti da sí grave pestilenza, che ne morirono piú di cinquantamila uomini; li corpi morti de' quali, accioché noi non conoscessimo la lor carestia e necessità, gli gettavano in acqua di modo che li brigantini non li potessero trovare, e non gli gettavano fuori, accioché noi altri nella città non gli vedessimo: onde in quelle strade nelle quali essi dimoravano trovammo i monti di corpi morti, di modo che niuno poteva mettere il piede altrove se non sopra d'essi. Or io avevo dato ordine che in tutte le strade stessero gli Spagnuoli, accioché gl'Indiani amici nostri non uccidessero que' miseri cittadini che venivano a darsi nelle nostre mani, i quali erano quasi senza numero; medesimamente feci avisati i capitani de' nostri amici che a niun modo comportassero che fussero uccisi coloro che ricorrevano a noi; ma non si poté fare tanto, né tanto resistere, che in quel giorno non fussero uccisi e sacrificati piú di quindecimila uomini. E fra questo mezzo tutti li primarii della città, e gli altri tutti atti a combattere, erano ristretti in certe loggie e case e acque, dove non giovava loro fingere sí che non vedessimo apertamente la lor debolezza e consumamento. Ma essendo già l'ora tarda e non volendo essi arrendersi, comandai che fussero drizzati que' pezzi d'artegliaria contra di loro, per tentar se si volevano arrendere, percioché averiano patito maggior danno dall'aver noi comportato che gli Indiani amici nostri gli avessero assaliti, che dall'arteglierie, le quali fecero loro pur danno in qualche parte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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