E datogli l'ordine che dovesse tenere in questa espedizione, cominciò a inviarsi per mandarlo ad effetto.
In quel tempo il luogotenente ch'io avevo lasciato nella città della Securezza de' Confini, che è nella provincia di Tepeaca, venne alla città di Cuioacan per farmi sapere come gli abitatori della detta provincia e delle altre a lei vicina, vassalli di Vostra Maestà, pativano gran danno dagli abitatori d'una certa provincia nominata Guaxacaque, i quali facevano lor guerra per esser nostri amici; e che, oltra il dar rimedio a questo male, era ottima cosa render sicura la provincia di Guaxacaque, percioché per quella si passava al mar d'India verso ostro; e che, se la mantenessimo pacifica, saria cosa molto giovevole, sí per la già detta cagione come per molte altre, le quali poi dirò alla Maestà Vostra. Il detto luogotenente mi disse che egli avea ottima informazione particolarmente di tutta quella provincia, e che con pochi soldati la potremo soggiogare, percioché, mentre io ero all'assedio di Temistitan, egli vi era andato, avendogli fatto instanza gli abitatori di Tepeaca a far quella guerra: e non avendo egli condotto piú di venti o trenta Spagnuoli, lo costrinsero a ritornare, benché non a quel termine che egli averia desiderato. Io, intesa che ebbi la sua relazione, gli assegnai dodeci uomini a cavallo e ottanta fanti spagnuoli, e il detto esecutor maggiore insieme col luogotenente si partirono co' lor soldati da questa città di Cuioacan alli 30 d'ottobre del 1521; ed essendo giunti alla provincia di Tepeaca, fecero la rassegna de' lor soldati, e ciascuno se n'andò alla sua impresa.
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