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      Onde egli credeva ch'ei si fussero congiurati a far quanto fecero, e come avevano battuto lui e coloro che erano con lui, cosí credea che avesser battuti tutti gli altri, sparsi chi qua chi là, perché si stavano senza un minimo sospetto di quella revoluzione, vedendo come insin allora essi avevano servito loro senza risentimento di star soggetti.
      Avendomi significato in oltre con questo aviso della ribellione de' nativi di quella provincia, e sapendo l'uccisioni di quegli Spagnuoli, quanto piú presto io potetti spedii subito cinquanta cavalli e cento fanti balestrieri e schioppettieri con quattro pezzi d'artiglieria, con assai polvere e munizione, sotto un capitano spagnuolo e con altri due di questa città, quindecimila uomini per uno, comandando ad esso capitano che con la maggior fretta ch'ei potesse arrivasse in quella provincia e s'affaticasse d'entrarvi senza intrattenersi altrove, non lo sforzando gran necessità, sino ad arrivar alla terra di San Stefano del Porto, a saper nuova degli abitatori e gente che io v'avevo lasciato, potendo essere che fussero assediati in qualche parte e accioché desse lor soccorso: il che fu cosí. E s'affrettò il capitano quanto piú poté ed entrò nella provincia, e combatterono con lui in due luoghi; e dandoli Dio vittoria, seguí marciando per insin ch'egli arrivò a quella terra, dove ritrovò ventidue cavalli e cento fanti tenuti quivi assediati e combattuti sei o sette volte, ma difesesi con alcuni pezzi d'arteglieria che avevano, ancor che 'l poter loro non era di piú oltre difendersi, né anco con poca fatica.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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