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      Quando vidi la loro ostinazione perversa, perché non rimanesse quel paese senza castigo, mandai gente a cercarli per le montagne, i quali furono dai nostri trovati in arme, e combattendo con loro ferirono alcuni Spagnuoli e Indiani miei amici; ma finalmente fu preso un uomo principale di questa città, il quale per mia maggior giustificazione mandai a loro con un altro comandamento e richiesta, alla quale risposero come prima. Subito ch'io vidi questo, feci processo contra di loro e contra gli altri ch'aveano guerreggiato meco, e li chiamai per publici banditori: ma non per tanto volsero venire. Perciò, vedendo la loro ribellione, e che 'l processo era concluso e fornito, gli sentenziai per traditori, dannando i signori di queste provincie a morte, e che tutti gli altri che fussero presi durando la guerra e dopo, finché dessero obedienzia a sua Maestà, fussero fatti schiavi, e che di loro o del suo avere fussero pagati medici, cavalli che combattendo con loro aveano ammazzati e quanti ne ammazzassino per l'avenire, e parimente pagassino l'arme e altre cose necessarie a questo conquisto che si perdessero. Io passai diciasette giorni sopra questo caso degl'Indiani di Cuscaclan, né mai per assalti che gli feci dare né per messi che gli mandai, come ho detto, puoti indurli che venissino a me, essendo difesi da folti boschi e gran montagne e dirupi, con altri loro forti luoghi fabricativi dalla natura.
      In questo luogo s'intese come erano gran paesi e luoghi abitati infra terra, delle città di pietra e calce, e intesi dagli uomini del paese come questa terra non finisce nella regione dove è, perciò che, essendo grande e benissimo popolata, vi farebbe mistiero di lungo tempo a conquistarla.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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