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      La primavera seguente, piacendo al nostro Signore, penso di passare avanti dugento leghe, ove per mio credere sua Maestā sarā servita e aumentato il suo stato, e Vostra Altezza averā notizia di cose nuove. Da Messico cittā sin dove sono andato conquistando sono quattrocento leghe, e credami Vostra Signoria che questo paese č meglio abitato e da piú gente che tutto quello che Vostra Signoria sin ora ha governato.
      In questa provincia abbiamo trovato una bocca di vulcano, cosa piú spaventevole che mai sia stata veduta, la quale manda fuori pietre cosí grandi come una casa, ardendo in vive fiamme, e cadendo si fanno in pezzi e cuoprono tutta la montagna di fuoco. Sessanta leghe piú avanti vedemmo un altro vulcano, che manda fuori un fumo spaventevole che ascende sin al cielo, e il corpo del fumo circonda mezza lega. Niuno beve dell'acqua di quei fiumi che descendono di lā, perché ha odore di zolfo. E specialmente viene di lā un fiume principale molto bello, ma tanto ardente che non lo poterno passar certa gente de' miei compagni, che andavano per scorrere in certi luoghi; e cercando il guado, trovarono un altro fiume freddo che entrava in questo, e lā dove si univano trovarono il guado temperato, di maniera che poterno passare. Circa le cose di questo paese non ho piú che dire a Vostra Signoria, se non che mi dicono gl'Indiani che da questo mare del Sur a quello di Tramontana č il viaggio d'un inverno e d'una state.
      Vostra Signoria mi fece grazia d'esser governatore di questa cittā, e io aiutai a conquistarla e la difesi quando vi ero dentro, con quel pericolo e fatica che vi č manifesto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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