Il luogotenente combatté con loro per buon spazio, finché gli spinse dentro da un bastion molto forte e fatto di questa foggia, che era alto due stature d'uomini e grosso quattro piè, tutto di pietra e di terra interposta, tessuto con molti alberi e fatti per durar lungo tempo; nella parte piú aspra era una scala di gradi molto stretta, che conducono sin di sopra, per la qual vi entravano. Sopra quel bastione erano poste a lungo tavole molto forti e alte come un'altra statura d'uomo, molto ben fermate e con legnami dentro e fuori, e con forti radici ritorte e corde ligate; prima che si giunga al detto bastione, era una palificata di legnami in terra e incrociata una con l'altra, e ligata sí forte che ne stavamo pieni di stupore. Dal sopradetto bastione di pietra, dentro d'un picciol colle che era pieno di macchie, combattevano sí valorosamente e con tante sassate che non vi si poteva entrare da parte alcuna. E stando le cose in tal termine, certi Spagnuoli assalsero la scala credendo entrarvi, e non furono ancora giunti di sopra quando li levarono di peso con le lancie e li fecero andar rotolando per la scala: e il medesimo li fecero due o tre volte che diedero l'assalto per entrarvi, il che era impossibile, perché di dentro era profondo, sí che valorosamente si difendevano, e ferivano molti Spagnuoli e degli amici; benché con l'artigliaria e con le balestre se gli faceva gran danno, perché essi per combattere si scoprivano, e non potevano far altramente e pochissimi colpi si tiravano che non facessero rovina tra loro.
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