Cosí, avendo mutato parere, dicevano come era bene passar avanti, perché quel paese era tale che non vi era uomo il qual ardisse di pigliar alcuno Indiano. Il luogotenente, vedendo questo, era della istessa mente, perché non era uomo che non venisse ad affirmare quel medesimo: perciò, come ho detto, ritornammo adietro a Cenacantean, e di qua Alfonso di Grado andò a Chiapa, dove fu ben raccolto da altri Spagnuoli che erano andati a veder altri luoghi dal luogotenente a loro assegnati.
Stando in Cenacantean intesi come Francesco di Medina era stato la causa che queste due provincie si ribellassero: feci inquisizion contra di lui e, presolo, tolsi il suo constituto. Ma perché, se fusse punito in questo luogo, gl'Indiani non lo potrebbono sapere, perché mai non erano venuti a noi pacificamente, perché stavamo per partirci, lo lasciai con sicurtà che giungendo a questo villaggio potesse proceder contra di lui. Ora, Signor, lo tengo prigione con buona guardia, e si farà giustizia. E perché sappi V.S. in qual modo esso gl'indusse alla ribellione, mandovi la copia del processo, col quale Vostra Altezza vederà il tutto: perciò non mi estendo a ragionar sopra di questo caso.
Lunedí, che fu agli undeci d'aprile, ci partimmo da Cenacantean, e venne col luogotenente il signor accompagnato da alcuni Indiani, e fu sempre con noi sin a Cematan, e poi sin che giungemmo su quel de' nostri amici, accompagnandoci sempre e molto volentieri. E in questo giorno andammo a dormire lontano tre leghe, tra certi pini, a vista d'uno villaggio soggetto a Cenacantean, dove ci aveano fatta buona compagnia e spianataci la strada: qua ci providero gl'Indiani bene da mangiare.
| |
Indiano Cenacantean Alfonso Grado Chiapa Spagnuoli Cenacantean Francesco Medina Indiani Vostra Altezza Cenacantean Indiani Cematan Cenacantean Indiani
|