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      Il giovedí avanti ci partimmo da queste capanne e andammo a dormire lontano tre leghe, dove erano anco altre capannuccie e spianata la strada. Ivi comparve una persona di presenzia onorata, dicendo come era il signor di Catepilula ch'avea fatto far tali capanne, e, portataci vettovaglia in copia, ci disse come avea spianato il cammino sin al suo villaggio, sí che gli comandasse quanto li piaceva: di che il luogotenente gli rendé molte grazie.
      Il venerdí ci partimmo da queste capanne per andar a Catepilula, che pareva esser lontana tre leghe, ma peggior strada che fusse mai veduta; sí che, se gl'Indiani non l'avessero accommodata, era impossibile andar avanti, anzi di certo saremmo tornati adietro, perché essa era piena di montagne alte e aspre, con una lega e mezza di smontata, sí difficile che non poteva esser piú pericolosa, perché dalla parte d'un fianco erano certi profondi precipizii e, dall'altra, il sasso tanto rozzo che non potevano i cavalli fermarvi i piedi. Ma l'aveano essi Indiani tanto bene acconciata con palificate che la fermavano alla smontata del fianco, e con grossi legnami fortemente ligata, e postavi terra assai, tanto che l'opera era ridotta a quella perfezione che era possibile, e in qualche parte aveano tagliato della istessa pietra, e tagliati alberi infiniti per spianar il cammino che era da quelli impedito, e vi era alcun albero che fu misurato nove palmi per diametro e altri alberi molto grossi: il che manifestava come l'aveano fatta volentieri, e che vi si era adoperata molta gente, e in vero, se vi si fussero adoperati gli Spagnuoli con gl'Indiani a farla, non sarebbe stata meglio assettata.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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