In queste torri alte tengono i loro idoli molto ben ordinati e apparati, ed è anco ben concia e ordinata tutta la stanza, e dove avevano il loro dio principale (che secondo le provincie cosí era il nome di esso, perché il dio principale della gran città di Messico si chiamava Horchilouos, e in un'altra città che si chiama Chuennila, Quecadquaal, e in altre di diversi nomi), e in quella stanza dove stava questo idolo principale non era concesso a niuno l'entrarvi, eccetto al sommo pontefice che hanno. E tutte le volte che facevano festa ai loro idoli sacrificavano molti uomini, donne e fanciulli e fanciulle, e quando avevano qualche necessità, come della pioggia, o che cessi di piovere quando piove troppo, o che siano assediati dai loro nemici, o per altre necessità, gli fanno i sacrifici in questo modo.
Il modo di sacrificare.
Pigliano quello che hanno da sacrificare e prima lo conducono per le strade e per le piazze, molto bene adornato e con gran festa e allegrezza, e ciascuno gli racconta i suoi bisogni, dicendogli che poiché ha d'andare dove sta il suo dio, che gli dica quel bisogno che ha accioché vi rimedii, e gli dà qualche cosa da mangiare o altra robba: e in questo modo raccoglie molte cose, come sogliono avere coloro che portano in volta le teste di lupo, il che tutto viene ai sacrificatori; e lo portano al tempio, dove fanno una gran festa e balli, nella quale egli ancora festeggia e balla con esso loro. Dopo colui che l'ha da uccidere lo spoglia e lo conduce allato alle scale della torre, dove è un idolo di pietra, e lo appoggia sopra le spalle, ligandoli una mano e dall'altra parte l'altra, e poi un piedi legato ad una parte e l'altro dall'altra, e quivi di nuovo tutti ricominciano a ballare e cantare a torno a lui e gli dicono la principale ambasciata che ha da fare a quello iddio loro.
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Messico Horchilouos Chuennila Quecadquaal
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