Questa gran città di Temistitan è alquanto piú lunga che larga, e nel cuore e mezzo di essa, dove era la meschita maggior e le case del signor, si riedificò la contrada e castello degli Spagnuoli, cosí ben ordinato e di sí belle piazze e strade quanto d'altre città che siano al mondo, che sono le strade larghe e spaziose, e all'intorno d'essa vi sono edificii di belle e sontuose case di calcina e mattoni tutte uguale, che l'una non è piú alta dell'altra, eccetto alcune che hanno le torri, e per questa ugualità compariscono assai meglio che l'altre della città. Sono in questa contrada o castel di Spagnuoli piú di 400 case principali, che in niuna città in Spagna per sí gran tratto l'ha migliore né piú grande, e tutte sono case forti, per esser tutte di calcina e pietra murate. Vi sono due gran piazze, una grande, attorno alla quale sono molti belli porticali: s'è fatta una chiesa maggiore nella piazza grande, ed è molto buona. Vi è un monasterio di S. Francesco, che è assai bell'edificio; v'è un altro monasterio di S. Domenico, che è uno de' grandi e forti edificii e buoni che sia in Spagna: e in questi monasterii sono frati di buonissima vita, e gran letterati e predicatori. Vi è un buono ospitale e altri eremitorii. Le abitazioni degl'Indiani sono attorno a questo castello e contrada o cittadella di questi Spagnuoli, in modo che stanno circondati da tutti i lati: e in esso sono meglio di trenta chiese, dove i cittadini della città nativi odano messa e sono instrutti nelle cose della nostra fede.
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