E che molte volte, mentr'essi ballavano, quella Mala Cosa appariva tra loro, alcuna volta in abito di donna e altra come uomo, e alcune volte pigliava la capanna o casa e alzavala in alto e de lí a poco cadeva insieme con essa e dava molto gran colpo. Ci dissero ancora che essi gli davano da mangiare, ma che non mangiò mai, e che lo dimandavano donde veniva e in che parte avesse la casa sua, ed egli mostrò loro una fenditura della terra e disse che la casa sua era là sotto. Di queste cose che essi ci narravano noi ce ne ridevamo molto e ce ne facevamo beffe, ed essi, vedendo che non lo credevamo, ci menarono molti di coloro che diceano che quell'uomo avea presi, e vedemmo i segnali delle cortellate che gli avea date ne' luoghi che coloro ci aveano detto. Noi dicemmo loro che colui era un uomo tristo, e nel meglio modo che potemmo demmo loro ad intendere che, se essi credessero in Dio nostro Signore e fussero cristiani come noi altri, non averiano timor di colui né gli averia ardire di venire a far loro quelle cose, e che tenessero per certo che, mentre noi stessimo in quel paese, egli non ardirebbe di comparirvi. Di questo essi si contentarono molto, e perdettero gran parte della paura che aveano. Questi Indi ci dissero che avean veduto l'Asturiano e Figheroa, con altri che stavano nella costa avanti, i quali noi altri chiamavamo quei de' fichi.
Tutta questa gente non conoscevano i tempi per sole né per luna, né tengono conto de' mesi né dell'anno, ma sanno le differenze de' tempi secondo che i frutti vengono a maturarsi, e nel tempo che si muovono i pesci, e all'apparir delle stelle, in che essi sono molto accorti ed esercitati.
| |
Mala Cosa Dio Asturiano Figheroa
|