E tutto questo si fece in presenza dello scrivano del governatore e d'altri molti testimonii.
Come gl'Indi se ne ritornarono, tutti gli altri di quella provincia che erano amici de' cristiani ci vennero a vedere e ci portarono corone e piume, e noi comandammo loro che facessero chiese e vi ponessero croci, perché insino allora non l'avean fatte, e facemmo portare i figliuoli de' principali signori a battezzarli: e subito il capitano fece voto e promessa a Dio di non fare né lasciar fare entrata alcuna, né prendere schiavi né gente, per quei paesi che noi avevamo assicurati, e che questo egli osserveria finché Vostra Maestà, o il governator Nunno di Guzman o il viceré in suo nome, provedessero quello che piú fusse servigio di Dio nostro Signore e della Maestà Vostra. Doppo battezzati i figliuoli, noi ci partimmo per la villa di San Michele, dove arrivati vennero gl'Indi e ci dissero come molta gente scendeva dalle montagne e abitavano nella pianura, e faceano chiese e croci e tutto quello che loro avevamo comandato, e ogni dí avevamo nuove come ciò si veniva tuttavia piú facendo e mettendo in opera. E passati 15 giorni arrivò Alcaraz coi cristiani che erano andati a quella entrata, e contarono al capitano come erano scesi dalle montagne i popoli e aveano fatte stanze nella pianura, e aveano trovata gente dove prima era tutto abandonato e solo il paese; e che gl'Indi erano scesi a riceverli con croci in mano e menatigli alle lor case e dato loro di quel che aveano, e che aveano dormito con esso loro quella notte, tutti spaventati di tal novità, e che gl'Indi dissero come già stavano assicurati, ed egli avea comandato che non si facesse loro male alcuno: e cosí si spedirono.
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