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      E ciò fatto, si cominciarono a levar gli stendardi della croce del nostro Signor Giesú Cristo in terra da questi infedeli, che anco non s'era giamai posta doppo che i cristiani c'erano entrati. Incontinente ci vennero ad incontrar alcuni popoli in atto di pace, rendendocisi e promettendo servitú. In questo tempo si finí la chiesa, circondata di muraglia, accioché dentro potessero alloggiar quindeci o venti da cavallo: quivi si disse messa e si predicò, e doppo furono lette certe ordinazioni per il buon concerto che si avea da tener nello esercito. Ciò fatto, alli sette di febraio fu tolta la possessione in nome di V.M. di quel nuovo scoprimento, e alli 14 del detto mese si fece la richiesta che s'accostuma di fare. In tanto io mandai duoi capitani di cavalli a scoprir il paese, per vedere da qual parte s'avea da entrare. E similmente, per molte querele e accuse che s'eran fatte del Caconci, signor di Mechuacan, e particolarmente per una informazione fatta contra di lui d'essersi ribellato con una parte di quella provincia, con aver congiurato di voler ucciderci se avesse potuto, io procedetti contra di lui, e trovato esser vera la rebellione della gente e il disegno suo oltre l'informazione, con la verificazione di molti altri gravi ed enormi delitti ch'avea commessi in sacrificar Indiani e cristiani, come era solito di far per innanzi prima che fusse cristiano, io lo sentenziai al fuoco, come si potrà veder nel processo fatto contra di lui. Or con la giustizia fatta di questo uomo, e con l'aver io mandata alcuna gente a quei popoli che s'erano ribellati per persuaderli a lasciar l'arme, si quietarono, e ora servano bene e lealmente.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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