Feci porre in punto l'arteglieria e si cominciò a far zattere per passarla dall'altra banda; in tanto mandai alcuni cavalli leggieri a basso, perché cercassero il guado per combattergli, benché non si ritrovasse.
Il cacico di Cuiseo manda un interprete a Nunno ad offerirgli vettovaglie e sapere ciò che con la sua gente in quella provincia ricerca. Risposta di Nunno, e come con l'esercito passa un fiume, e felicemente con molta quantità d'Indiani fatti forti sopra un'isola di quello combatte, e fra li prigioni fa abbrucciare un Indiano sodomito.
Mentre che eravamo in questo, veduto da quei dell'altra parte l'apparecchio che si faceva per espugnarli, passò dalla nostra banda uno interprete loro a guazzo, al luogo dove io stavo, e mi disse quel che volevamo e a che effetto io venivo, che se cercavamo vettovaglia, che il cacique suo signore ce n'avrebbe proveduto. Io gli feci dire che venivamo per avergli per amici e per prendere il possesso di quel paese in nome del re di Castiglia, e che intendevo di passare oltre per sapere in che luogo fussero dall'altra parte, e ancora per dare il debito castigo a quei che avevano avuto ardire di tirarmi con le frezze. Egli mi rispose che mi pregava a non volere passar oltre per quella sera, perché il cacique m'averebbe mandato vettovaglia a bastanza; e avendogli risposto che non potevo fare di meno di non passare oltre, mi dissero che poiché cosí mi ero determinato di fare, che dovesse passare in buon'ora, ma che prima lo lasciasse andare per fare apparecchiare la vettovaglia per la gente: il che fece subito.
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