Pagina (618/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E creda Vostra Maestà che cosí fanno al presente tempo come facevano prima, se ben lo fanno nascosamente, e per questa e per altre giuste cagioni che ho scritto alla Maestà Vostra non si doveria dar loro tanta libertà, né piú di quella che al stato e vivere loro si costumava, perché far altrimenti è un dar loro occasione di essere piú cattivi e fargli sacrificar piú tosto un uomo che niun'altra cosa, che di quelle persone che usano la loro libertà franca, e non hanno virtú né umanità nel vivere, né verità in bocca, che con essa possino emendare le vite loro ed essere migliori cristiani, massimamente che è di tal natura questa gente, che bisogna che stieno molto soggetti e che temano perché sieno buoni cristiani. E tenga Vostra Maestà per fermo ciò che le dico.
      Or doppo l'aver seguita la vittoria e scorso per molte parti il campo, ed esserci stata molta gente, mi ritornai a mangiare a quel fiume, e de lí me ne venni poi all'esercito, avendo trascorso undeci o dodeci leghe.
     
     
      Dell'obedienza data da quelli di Xalpa, e possesso di quella da Nunno pigliato. Sito della terra di Tespano, di Amec monte disabitato, della terra di Theulican e de' suoi edificii.
     
      Il giorno vegnente poi ritornò il riveditore dal suo camino e impresa, nella quale non ritrovò resistenza, perché la gente era fuggita alle montagne, e quella che vi ritrovò era inutile e poca. In questo tempo attesi a mandar di continuo messaggieri e cercar i signori del paese, con presenti d'alcune cappe di panno, perché venissero con meco a pace: de' quali alcuni ritornavano, e altri rimanevano là e mi rispondevano che sarebbono venuti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Vostra Maestà Maestà Vostra Vostra Maestà Xalpa Nunno Tespano Amec Theulican