Relazione dello scoprimento di Francesco di Ulloa
Discorso sopra la relazione di Francesco Ulloa.
Giunto il signor Fernando Cortese in Spagna, come è sopra detto, si maritò con la signora Gioanna di Zunica, figliuola del conte di Aguillara don Carlo Arellano, e aveva molti fratelli, molto favoriti dell'imperadore. Questo parentado nobilitò molto il signor Fernando. Donò alla sposa cinque smeraldi, fra molti altri che l'aveva, quali furon stimati centomila ducati, e perché questi pezzi furono i piú nobili che sieno stati portati di quelle Indie in Spagna, e però dirò la forma di essi, secondo che raccontano coloro che gli viddono in potere della detta signora: uno d'essi era intagliato a modo d'una rosa con le foglie; l'altro come un cornetto; il terzo in forma di pesce con occhi d'oro, opera tutta d'Indiani molto maravigliosa; la quarta era una campanella con una perla grossa per batocchio; la quinta era una tazzetta tutta di smeraldo col piede d'oro, con quattro catenelle per alzarla, attaccate ad una perla grossa per bottone: per questo sol pezzo, che era il piú grande e il piú bello, alcuni Genovesi gli volsero dare quarantamila ducati, sperando di venderlo al gran Turco per molto maggior prezzo. Queste furon le gioie che donò alla signora Gioanna di Zunica, la quale menò seco al Messico, dove giunto, non pensò di fare altro che andare a discoprire per il mar del Sur le specierie, e fece fare molte navi nel luogo detto Acapulco. E la prima armata che egli fece fu del 1532, e il giorno del Corpo di Cristo fece uscire di detto porto verso ponente due navi, capitano Diego Urtado di Mendozza, suo germano, l'una delle quali si chiamava S. Michele e l'altra S. Marco.
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