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      E il dí che seguí poi, facendo la continuazione della nostra via, camminammo qualche dieci leghe, e la costa di quella giornata era di montagne molto alte, tutte spogliate e pellate, senza niuno albero. Son rasente la costa gran fondi. E in quella notte ci bisognò fermarci per il vento ch'aveamo contrario, ma il dí che venne poi, prima che venisse il giorno, facemmo vela tuttavia per la costa al maestro fin alla notte, e potemmo camminare qualche 15 leghe: in tutta quella costa si vedevano assai buone montagne dentro in terra, e molte pianure e colli con alcuni pochi alberi, e la riva del mare era tutta arenosa. In mezzo di questo viaggio trovammo dentro in mare certi piccioli scogli lontani da terra 4 leghe, dove fa la detta terra una gran ponta dentro in mare, e quivi ci riposammo quel che ci era restato della notte, con una pioggia che ci dette sopra assai grande.
      Seguimmo il viaggio nostro poi il dí che venne, e camminammo fin a notte per un giro o volta qualche 8 o 9 leghe, e vedemmo dentro in terra poche montagne e senz'albero alcuno, ma sí ben scorgendo di continuo chiaramente il sole, che per quel che si potea vedere erano molto grandi, dalla banda del porto di Santa Croce. Quivi ci fermammo la notte, perché vi trovammo pochissimo fondo, e vi vedemmo il mare molto bianco e quasi a guisa di calce, in modo che ci fece maravigliar tutti. Il dí che venne ripigliammo il nostro cammino longo la costa alla via di maestro, e camminammo 8 leghe, e vedemmo altra terra che era esposta al maestro e piena d'alte montagne.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Santa Croce