Pagina (647/1486)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quel giorno avemmo il vento contrario, e surgemmo fin che crebbe la marea, che fu dopo il mezzodí, e navigammo similmente col vento contrario fin alla mezzanotte, che surgemmo. Il dí che seguí poi partimmo, pigliando la via verso la costa al garbino fin alla notte con poco vento, e vedemmo dentro in terra montagne alte con alcune aperture: e potemmo navigar qualche tre leghe, e tutta la seguente notte fummo in calma. E l'altro dí continuammo il viaggio poco tempo, perché non navigammo piú di cinque leghe, e tutta notte stemmo in calma, e vedemmo la terra piena di molte montagne spogliate e alte, e alla mano stanca vedemmo paese piano, e di notte vi vedemmo alcuni fuoghi.
     
     
      Discendono sopra un'isola per discoprirla, e vi vedono molti fuochi quali uscivano di alcune montagne, e molti lupi marini; vi prendono un Indiano, né possono il suo linguaggio intendere. Scorrendo poi un'altra ne discoprono, e per sua Maestà il possesso ne prendono, e la chiamano il porto di Santo Andrea.
     
      Seguitando poi l'altro dí il nostro cammino, vedemmo che si faceva un gran porto con una isola dentro in mare, a parte da terra ferma qualche un tiro di balestra, e in questa isola e in terra ferma furon veduti molti fumi, al giudicio di tutti. Onde parve al capitano che fosse bene che smontassimo in terra per chiarirci di quel che erano questi fumi e fuoghi, in un battello dieci o dodeci di noi con il capitano, e arrivati alla terra e isola trovammo che i fumi erano di certe montagne e rotture di terra brucciata, della quale si levava in aere un polverino che ascendeva fino a mezzo del cammino tra il cielo e la terra, tanto che non pareva al giudicio di ogni uno se non che di ciascun fumo si brucciassero venti cariche di legna, di che rimanemmo tutti molto stupiti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Indiano Maestà Santo Andrea