E ciò fatto, ci fece egli un sermone e ragionamento, nel quale ci disse ch'egli non potea credere né men sapeva per qual cagione si fosse la nave della Trinità ritornata nella Nuova Spagna, né meno di sua volontà appartatasi da noi e itasene in altro luogo, e che egli si pensava per ragion naturale che qualche corrente l'avea segregata dalla vista nostra, e che per i tempi contrarii e tempestosi non ci avea potuto arrivare; e che, non ostante questo ch'avevamo fatto per questo viaggio, aveva avuto una instruzione che, se per aventura ci avesse la tempesta separati, il modo che si aveva da tenere per tornarci a riunire insieme era di ritornare adietro a ricercarci otto o dieci leghe, oltra a certe punte che v'erano di mare: però che era bene di andare a ritrovarla adietro. Piacque il parere a tutti, e cosí ritornando per cercarla la vedemmo due leghe lungi da noi, con un venticello fresco, che veniva arrivandoci, di che ricevemmo non poco contento. Riunitici adunque insieme, per quel giorno surgemmo perché i tempi ci si mostravano molto contrarii, e il capitano riprese coloro della poco diligenza loro nel navigare, perché s'erano cosí da noi appartati; ed essi fecero la lor scusa, che non avevano potuto fare di manco, percioché una corrente gli aveva fatto correre piú di tre leghe, onde non ci avevano poi potuto raggiunger mai.
L'altro giorno, che fu a' sedeci del mese di novembre, ci levammo, ma poco navigando, perché la tramontana e il maestrale ci erano contrarii: quivi scoprimmo alcuni piani, al mio parere molto grandi e verdi, e per innanzi non si vedevano montagne alcune né selve, di che ci maravigliammo, veduto cosí bel paese.
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Trinità Nuova Spagna
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