Doppo il pilotto andò alquanto per la costa del mare e poi tornò a rimbarcarsi, e già che s'imbarcava con i compagni vidde da quindeci Indiani similmente di grande statura, con i loro archi e frezze, che gli parlarono in voce alta e forte accennando con gli archi; ma il pilotto non si curò dei fatti loro, anzi se ne venne alle navi e raccontò ciò che gli era advenuto con quelli Indiani. Comandò quel medesimo giorno il capitano che fossero apparecchiate le botte e le vasa per prender acqua il giorno vegnente di mattina, che fra tutte dua le navi ci potevamo trovare vote 25 botte. Il primo di decembre e l'altro giorno di mattina, che fu il secondo, uscí il capitano con amendue le barche a terra con qualche dodeci soldati, e similmente con la maggior parte dei marinari, che bisognavano per pigliar acqua, lasciando nelle navi le genti ch'erano di bisogno: e saltati che fummo al luogo dell'acqua, fece il capitano trar fuori le botti con diligenza, accioché si pigliasse l'acqua. E mentre tornavano a trar fuori i barili delle navi e le botticelle, il capitano con i soldati diede una volta lungo della costa un tiro o duoi di balestra, e doppo uscimmo per alcune di quelle montagne per vedere la disposizione della terra, e in verità che in quel luogo la trovammo molto cattiva al parer nostro, percioché era asprissima, piena di selve e grotte e tutta petrosa, che con gran fatica potevamo camminarci. Saliti all'alto poi trovammo certi monticelli di selve e ripe non cosí aspre, ancora che molto faticose da camminarle, e dalla vista di questi monticelli ci pareva di non vedere piú montagne, anzi giudicammo che da quello in là si sarebbono trovate di gran pianure.
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Indiani Indiani
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