Or giunti al luogo dell'acqua il detto mercoledí nello spuntar dell'alba, pigliammo il forte d'esso fonte, che erano certi sassi o scogli che gli soprastavano, fra' quali era una apertura o vallata profonda per donde passa questa acqua, che non è molta, ma un roscello quanto è la larghezza d'un braccio.
Cosí stando tutti all'ordine, vennero altri quattro o cinque Indiani, che, tosto che ci viddero smontati in terra e sopra il luogo dell'acqua, si ritirarono ad un monticello che era dall'altra parte, perché la vallata era in mezzo fra loro e noi; né tardaron molto a cominciar a giungere, come il giorno passato, a dieci a dieci e a quindeci a quindeci, questi Indiani tutti riducendosi in quello alto colle, dove ci facean cenni. E Francesco Preciato chiese licenzia al capitano di poter parlar con quegli Indiani e poter dargli qualche cosa, di che si contentò egli, vietandogli che non se gli dovesse loro molto accostare, né si ponesse in luogo dove lo potessero dannificare. Se n'andò dunque Francesco in un luogo piano sotto il colle dove stavano gli Indiani, e quivi per assicurargli pose giú la sua rotella e la spada, solo restando con un pugnale drieto alla cintura e in uno fazzoletto che portava al collo certi di quei paternostri da far baratto, pettini, ami e confetti, e cominciò a sallir su per il colle e a mostrargli di quella sua mercanzia. Gli Indiani, posto che ebbe egli in terra quelle cose e ritiratosi alquanto, discesero al basso, e le pigliarono e portarono all'alto, perché fra essi pareva che dovesse essere il signor loro, e gli portaron quelle cosette; dopo ritornarono al basso, e posero per dare a lui nel medesimo luogo una conca marina e due penne come d'astore, accennando al Preciato che dovesse venire a torle: il che fece, e di nuovo vi mise una filza di sonagli e un amo grande e certi paternostri.
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