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      Ed essi, presili, ritornaron a metterci un'altra conca e certe altre penne, ed egli vi rimise altri paternostri, duoi ami e piú confetti, e gli Indiani vennero a torle e s'avicinarono assai piú che l'altre volte, e tanto che con una asta d'una picca si sarian potuti toccare. Poi si misero a parlar insieme, e sopravennero altri sette o otto di loro, e Francesco Preciato gli fece cenno che non dovessero calar piú a basso; ed essi incontanente posero gli archi e le frezze in terra, e lasciatele se ne vennero piú a basso, e quivi a cenni, insieme con quei che v'eran prima, si misero a parlare con esso lui, e gli domandavano calzoni marinareschi e veste, e sopra tutto lor piaceva molto una beretta di rosato che il detto Francesco portava in testa, e gli domandavano che la dovesse por quivi. E dopo alcuni gli accennavano se volea cosa alcuna da fornicare, accennandogli col deto quelle poltronarie e atti disonesti, e fra gli altri si trasse avanti un Indiano grande tinto tutto di nero, con certe conche al collo e in testa, e parlando per cenni a Francesco Preciato sopra l'istesso atto di fornicare, mettendo il deto per un pertugio, gli dicea che se voleva donna alcuna, che gliela avrebbe condotta: ed egli rispose che gli piacea, però che gliela dovesse condurre.
      Stando in questo, dall'altre parte dove stava il capitano con i compagni si vidde affacciare un altro squadrone d'Indiani, per il che il capitano con i compagni tumultuò e si misero in punto per combattere, onde convenne a Francesco Preciato di ritirarsi al basso per congiungersi col capitano e con compagni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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