Il sito mostrava la sua grandezza e larghezza. Quivi comparse il giorno con poco vento e quasi calma, di che sentendo non poca pena, e il padre fra Raimondo ci disse messa secca e ci dette la cenere, predicandoci conforme al tempo e stato in che ci ritrovammo, del qual sermone restammo molto consolati. Dopo il mezzodí con vento contrario, il qual ci era sempre nemico per tutto il cammino, almeno dalla punta del porto di Santa Croce, quivi ci bisognò surgere in cinque braccia di fondo, e dopo l'esser surti ci ponemmo a guardare la terra, pigliandoci piacere in contemplarla, quanto era dilettevole e vaga, e vicino al mare ci pareva di veder una valle di terra bianca. Venuta poi la notte, ci sopravenne una traversia cosí grande con acqua e vento, che fu una cosa tanto spaventevole e travagliosa che non si potrebbe dir maggiore, perché ci trasportava a dare a traverso in quella costa; e il pilotto maggiore fece gettare un'altra grande ancora in mare, e con tutto questo non bastava, perché con tutta due non potea fermarsi la nave, onde tutti domandavamo misericordia a Dio, aspettando di veder quel che disponeva di noi. Il quale si degnò per sua gran bontà di fare che, mentre eravamo in questo pericolo, s'allargò il tempo un poco, e con molta prestezza comandò il pilotto maggiore a' marinari che gettassino il legno al cabestrante, e il capitano comandò e pregò tutti i soldati che aiutassero a girare il cabestrante, di che non furono pigri a farlo, e in questo modo cominciammo a levar l'ancore.
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Raimondo Santa Croce Dio
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