Avanti che arrivassi al disabitato, mi trovai in un villaggio fresco per molte acque, che vi sono condotte per adacquare: qui mi vennero incontro molte genti, sí uomini come donne, vestiti di cottone, e alcuni coperti con cuoi di vacca, che generalmente tengono per miglior vestito che quello di cottone. Tutti quelli di questo villaggio vanno in caconados, cioè con turchese che gli pendono dalli buchi del naso e orecchie, e chiamano queste turchese cacona; fra li quali veniva il signor di questo villaggio e duoi suoi fratelli, molto ben vestiti di cottone, ancor loro in caconados, col suo collar ciascuno di turchese al collo, e mi appresentarono molte salvaticine, come conigli, coturnici, maiz, pignoli, e tutto in grande abbondanzia, e mi offersero molte turchese e cuoi di vacca, e vasi da bevere molto belli e altre cose, delle quali non volsi tor cosa alcuna. E io avevo la mia veste di panno berretin, che si chiama in Spagna da Xaragosa, e questo signor di questo villaggio e altri Indiani toccorono l'abito con le mani, e mi dissero che di quello ve n'era molto in Totonteac, e che lo portavano per vesti gli abitatori di quel paese; del che io mi risi, e dissi che non saria se non di quelle vesti di cottone che loro portano, e loro mi dissero: "Pensa che noi sappiamo che quello che tu porti e quelle che noi portiamo è differente. Sappi che in Cevola tutte le case sono piene di questa robba che noi portiamo, ma in Totonteac sono alcuni animali piccoli, dalli quali levano quello col quale si fa quel che tu porti", Io volsi informazion piú particolarmente di questo; mi dissero che gli animali sono della grandezza di duoi bracchi di Castiglia, che menava seco Stefano, e dicono che di detti animali ve ne sono molti in Totonteac.
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