Passati tre giorni che si prese questa città, vennero alcuni Indiani di quei popoli ad offerirmi pace, e mi portarono alcune turchine e mantelletti cattivi: e io gli ricevetti in nome di sua Maestà con tutte le miglior parole ch'io potetti, dandogli ad intendere il fine della mia venuta in questo paese, che è in nome di sua Maestà e per comandamento di Vostra Signoria, perché essi e tutti gli altri di questa provincia debbono essere cristiani, e conoscono il vero Iddio per lor Signore e sua Maestà per re e per lor signore terreno. E con questo se ne ritornarono alle lor case, e subito il giorno seguente posero in ordine le robbe e sostanze loro, donne e figliuoli, e se ne fuggirono ai colli, lasciando quasi abbandonate le terre loro, che non vi rimasero se non alcuni pochi di loro. Veduto questo, de lí a otto o dieci giorni, che fui finito di guarire delle mie ferite, me n'andai alla terra che ho detto che è maggior di questa, e vi trovai pochi di loro, a' quali dissi che non dovessero aver paura e che chiamassero a me il signor loro, ancora che, per quel che ho inteso e compreso, niuna di queste terre lo abbi, che non vi ho veduta niuna casa principale, dove si conosca niun vantaggio dall'altre. Venne poi un vecchio, che disse che era il signore, con un pezzo di mantello fatto di molti pezzi, col quale io ragionai alquanto, che restò con meco e disse che de lí a tre giorni sarebbe venuto egli e il resto dei principali della terra a vedermi e a dar ordine del modo che si ha da tener con esso loro.
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