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      Io li risposi che era vero che il sole cominciava cosí da alto e che giamai si fermava, però che essi poteano ben vedere che al coricarsi e al levarsi la mattina si veniva appressarsi alla terra, dove era il suo domicilio, e che sempre lo vedeano uscire d'un medesimo luogo, e che mi aveva creato in quella terra e paese donde egli usciva, in quel modo che avea ancora creati molti altri che egli mandava in altre parti; e che allora avea mandato me a visitare e vedere quel fiume e la gente che vi abitava vicina, perché io le dovesse parlare e li congiungesse in amicizia meco e li desse di quel che non aveano, e che li dicesse che non dovessero far guerra fra loro. Al che rispose egli che li dovesse dire la cagione perché il sole non m'avea mandato prima per quietar le guerre, che erano fra loro di molto tempo, e si uccideano molti; io li risposi essere proceduto perch'io ero stato fanciullo. Poi domandò all'interprete se noi lo conducevamo forzatamente, che l'avessimo pigliato nella guerra, o pur egli vi veniva di sua buona volontà; li rispose che era con noi di sua propria volontà, e molto sodisfatto della compagnia nostra. Tornò a dimandare perché non menavamo con noi se non lui solo che gl'intendesse, e perché noi non intendevamo tutti gli altri, poiché eravamo figliuoli del sole; li rispose che 'l sole ancora avea generato lui e gli avea dato linguaggio per potere intender lui e me e gli altri, che il sole sapeva bene che essi dimoravano quivi, ma che, per avere da fare molte altre cose ed essere io piccolo, non m'avea mandato prima.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486