E incontinente venne un vecchio con torte di quel maiz e certe piccole zucche, e chiamandomi ad alta voce e facendo molti atti con la persona e con le braccia si venne ad accostarmisi, e fattomi rivoltar verso quella gente e similmente rivoltatosi anch'egli le disse: "Sagueyca", e tutta quella gente a gran voce rispose: "Hu", e offerse al sole di quel che avea quivi d'ogni cosa un poco, e cosí a me un altro poco (benché poi mi desse il restante), e il medesimo ordine tenne con tutti quei che erano meco. E venuto fuori l'interprete, io per suo mezzo gliene resi grazie, dicendo loro che, per esser le barche cosí picciole, non avea condotte meco molte cose da poter dar loro in contracambio, ma che ritornando un'altra volta l'avrei fatto, e che, se fussero voluti venire con meco in quelle barche alle navi che avevo a basso del fiume, gli avrei dato molte cose. Essi risposero che l'avriano fatto, molto allegri in vista.
Quivi per mezzo dell'interprete volse lor dare ad intendere che cosa era il segno della croce, e imposi loro che mi portassero un legno, del quale feci fare una gran croce, e comandai a tutti quei che erano meco che nel farla l'adorassero e supplicasser il nostro Signor, che gli desse la grazia che tanta gente venisse in cognizione della sua santa fede catolica. E fatto questo disse loro per l'interprete che io gli lasciavo quel segno in segnal che io gli tenevo per fratelli, e che me lo guardassero con diligenzia finché io fusse ritornato, e che ogni mattina si dovessero tutti inginocchiare nel levar del sole innanzi d'esso: ed eglino la tolsero incontanente, e senza toccar terra la portarono a piantare nel mezzo delle case loro, dove tutti la potessero vedere; e disse loro che sempre la adorassero, perché quella sarebbe che gli guardarebbe da male.
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