Sabbato da mattina trovai un gran squadrone di gente assisa sotto una frascata grandissima, e un'altra parte di fuori, e veduto che non si levavano in piè, io me ne passai di longo al mio viaggio. Ciò veduto da loro, si levò in piedi un vecchio che mi disse: "Signore, perché non vuoi pigliare da noi da mangiare, avendone pigliato dagli altri?" Io gli risposi che non pigliavo se non quel che mi era dato, e non andavo se non da quei che mi domandavano. Quivi senza indugiare mi portarono molta vettovaglia, dicendomi che poiché non entravamo nelle case loro, e ci stavamo di dí e di notte nel fiume, ed essendo io figliuolo del sole, tutti mi dovessino tenere per signore. Io feci lor cenno che si ponessero a sedere, e chiamai quel vecchio che intendeva l'interprete mio, e gli domandai di chi era quella terra e se quivi era il signore; mi risposero di sí, e lo feci chiamare, e venuto l'abbracciai monstrandogli grande amore. E vedendo io che tutti avevano piacere delle carezze ch'io gli facevo, lo vesti' d'una camicia e gli donai altre cosette, e ordinai all'interprete che dicesse a quel signore il medesimo che avevo detto agli altri; doppo gli diedi una croce, la quale egli prese di molto buona voglia come gli altri. E questo signore se ne venne un gran pezzo con meco, fintanto che fui chiamato dall'altra parte del fiume, dove stava il medesimo vecchio con molta gente, alla quale io detti un'altra croce, dicendogli il medesimo che avevo detto agli altri, cioè quel che ne aveva a fare.
| |
|