Mi interrogarono poi se quei cristiani di Cevola fossero venuti a congiungersi meco ciò che avremmo fatto, e io risposi loro che non dovevano temere di cosa veruna, perché se essi fossero figliuoli del sole, come dicevano, sarebbono miei fratelli e avrebbon usato verso di tutti la medesima cortesia e amore che io facevo: onde con questo parve che rimanessero sodisfatti alquanto.
Gli è detto che sono distanti da Cevola dieci giornate, e che vi sono delli cristiani che a quelli signori fanno guerra. Della sodomia che esercitano quegli Indiani, con quattro giovani a tal servigio dedicati, quali portano abito muliebre. Non potendo dar di sé novella a quelli di Cevola, a seconda del fiume fanno ritorno alle navi.
Gli richiesi poi che mi dicessero quante giornate era quel regno di Cevola che dicevano lungi da quel fiume, e quell'uomo rispose che ci era uno spazio di dieci giornate senza abitazione, e che da lí avanti egli non ne faceva stima, perché vi si trovavano gente. Io con questo aviso venni in desiderio di dar notizia di me al capitano, e lo communicai con i miei soldati, fra' quali non ritrovai niuno che volesse andarvi, ancora che io offerisse loro molte cose da parte della Signoria Vostra: solo uno schiavo moro, ancor di mala voglia, mi si offerse d'andarvi; ma io aspettavo che venissero quegli Indiani che mi era stato detto, e con questo ce n'andammo al nostro cammino pel fiume contra acqua, con il medesimo ordine di prima. Quivi mi mostrò il vecchio per cosa maravigliosa un suo figliuolo vestito in abito di donna, esercitando il suo officio.
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