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      Che vi ha fatto egli? Vi ha forse tolto il pane o fattovi altro male?" e simili parole. E dicevano di piú che questi tali si chiamavano cristiani, che abitavano in un gran casamento, e che molti d'essi avevano delle vacche come quelle di Cevola e altri piccoli animali neri e con lana e con corna, e che ne avevano alcuni che loro cavalcavano, che correvano molto; e che un giorno prima che si partissero non avevano fatto altro, dal nascer al tramontar del sole, che arrivar questi cristiani, e tutti si fermavano quivi dove stanziavano gli altri, e che questi duoi si erano incontrati in duoi cristiani, che gli avevano domandato donde erano e se avevano luoghi seminati, ed essi gli avevano detto che erano di paese lontano e che avevano le seminate; e che allora gli donarono una picciola cappa per uno, e gliene dierono una che la dovessero portare agli altri compagni loro, il che promisero essi di fare e si partirono tosto. Questo inteso, di nuovo parlai con i miei compagni per vedere se qualcuno volesse andarvi, ma gli trovai del medesimo volere di prima, e mi opposero maggiori inconvenienti. Doppo chiamai il vecchio, per veder se mi avesse voluto dar gente da menar con meco e vettovaglia per quel deserto, ma mi mise innanzi molti inconvenienti e disagi in che io avrei potuto incorrere in quel viaggio, mostrandomi il pericolo che era in andar avanti per un signor di Cumana, il quale minacciava di venire a far loro guerra, perché i suoi erano entrati nel suo paese per pigliar un cervo, e che io non dovevo perciò partirmi di qui senza castigarlo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





Cevola Cumana