Le donne vestono veste lunghe, talmente che le strascinano per terra; gli uomini portano certe camicie corte senza maniche e son brutti. Il mangiar loro è quasi di cose crude, eccetto il maiz, che cuocono. Sacrificano ogni mese le piú care cose che abbino, e alcuna volta li proprii figliuoli, ad uno idolo, il volto del quale bagnano con il sangue, e ancora le porte delle moschee. Questa terra era molto destrutta per la guerra che gli avea fatto Atabalipa, e sopra gli arbori erano molti Indiani ascosi, li quali non se gli erano voluti dare: tutti questi popoli avanti erano sotto il Cusco, e quello tenevano per signore e pagavangli tributo. Il capitano allora mandò a chiamar il cacique di quel luogo, qual subito venne, dolendosi molto fortemente d'Atabalipa, che cosí gli aveva destrutta la terra e mortogli molta gente, che di dieci o dodecimila Indiani che aveva non gli eran rimasti piú che tremila; e che nelli giorni passati era la gente da guerra in quel luogo e, come seppono che vi venivano li cristiani, per paura di quelli se n'erano partiti. Allora il signor capitano disse a tutti che stessero in buona pace con li cristiani e fussero vassalli dell'imperatore, e che non avessero paura d'Atabalipa. Il cacique ebbe molto piacere di tal cosa, e subito aperse una casa di quelle ch'erano serrate e poste in guardia per Atabalipa, e cavò di quella quattro o cinque donne e dettele al capitano, perché servissero alli cristiani in apparechiarli da mangiar per il cammino. Dell'oro dissero che non ne avevano, perché tutto l'aveva tolto Atabalipa; pur gli dette quattro o cinque tegole, che sono piastre tonde d'oro di minera.
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