E arrivando appresso alla montagna, Hernando Pizarro e Hernando di Soto andarono avanti con alquanta gente, e passarono un fiume grande notando, perché avevano inteso che in un luogo avanti era molta ricchezza. Arrivati al luogo circa al far della notte, trovammo la maggior parte della gente ascosa, e mandammo a dirlo al governatore. L'altro giorno la mattina passò il fiume il governatore con tutta la gente. E avanti che arrivassimo al luogo pigliammo duoi Indiani, li quali, per saper nuova del cacique Atabalipa, il capitano ordinò che fussero legati a duoi pali, perché avessero paura, nel domandarli. Uno di quelli disse che non sapeva cosa alcuna d'Atabalipa, ma che l'altro pochi giorni avanti aveva lassato con Atabalipa il cacique di quel luogo. Dall'altro sapemmo che nel cammino che va alla provincia del Cusco erano gran terre e abbondanti, e che in una bellissima valle era una città chiamata Caxamalca, dove stava il gran cacique Atabalipa, figliuolo del gran Cusco vecchio, il quale era il maggior signore che si trovasse fra gli Indiani; e che quella Caxamalca era la maggior terra di quella provincia del Cusco, o vero Perú, e che Atabalipa con molta gente aspettava li cristiani in essa; e che molti Indiani guardavano duoi mali passi ch'erano in su la montagna, e che portavan per bandiera la camicia che il governatore aveva mandato al cacique Atabalipa, e che non sapeva altra cosa piú di quello ch'aveva detto: né con fuoco né con altro tormento disse piú di questo. I capitani dissero al governatore quello che dalli duoi Indiani avevano sentito; duo giorni dapoi partimmo da quel luogo.
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