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      Quando il cacique arrivò in su la piazza, disse: "Dove sono questi cristiani? Mi pare che siano tutti ascosi, che non ne appar alcuno". In questo mezzo introrono sette o otto Indiani in quella fortezza, e un capitano con una picca molto lunga, con una bandiera, fece un segnal che venissero con le armi, percioché li picchieri che venivano adietro portavano le picche di quelli che andavano avanti, e cosí parevano senza armi, e pur venivano con quelle. Allora un frate dell'ordine di S. Domenico, con una croce in mano, volendoli dire alcuna cosa di Dio, gli andò a parlare e gli disse che li cristiani erano suoi amici, e che 'l signor governator desiderava che lui venisse nel suo alloggiamento a vederlo. Il cacique gli rispose che 'l non passaria piú avanti, fintanto che li cristiani non gli rendessero tutto quello che gli avean tolto in tutta la terra, e che poi faria tanto quanto gli venisse in volontà. Lasciando il frate tal pratiche, con un libro qual portava in mano gli cominciò a dir le cose di Dio che li parevano a proposito, ma lui non le volse accettare, e domandandogli il libro, il padre glielo dette pensando che lo volesse baciare, e lui presolo lo buttò addosso le sue genti. L'Indiano che era turcimano, sendo presente quando gli diceva quelle cose, subito corse e prese il libro e dettelo al padre, il quale si ritornò subito indrieto gridando: "Saltate fuora, saltate fuora, cristiani, e venite a questi nemici cani, che non voglion accettar le cose di Dio, che m'ha gettato il cacique in terra il libro della nostra santa legge". In questo il governatore fece sonar le trombe e dette segno al bombardiero che scaricasse l'artiglieria, il che fu fatto; e gli Spagnuoli a piedi e a cavallo uscirono con tanta furia addosso agli Indiani che quegli, udito lo spaventevole strepito dell'arteglieria e veduto l'impeto delli cavalli, si misono in fuga, e quelli che erano montati in su la fortezza non discesero donde eran montati, ma ne furon buttati a terra; e similmente uscí il governatore con quella gente a piedi che avea seco, e andò a drittura alla lettica nella quale era il signor Atabalipa.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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