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      Di questa moschea cavorono molto poco oro, perché l'avevano tutto ascoso, e trovorono una cava molto grande donde avevano tratto l'oro, e li luoghi dove stavano li cantari che gli aveano levati, di sorte che mai poterono trovare dove l'oro fusse. In un'altra casa viddero un poco d'oro ad una Indiana che guardava la casa, che l'aveva gettato in terra; trovorono similmente certi morti che erano in detta moschea; tal che non poterono averne piú di trentamila pesi, e da un cacique di Chicha ne ebbero tanto che arrivorono alla somma di quarantamila pesi. E stando quivi gli mandò Chilicuchima, che era il capitano che prese il Cusco, messi, e fecegli intendere che avea molto oro per portar per riscatto del suo signore Atabalipa, e che si partirebbe da quel luogo di Xauxa, quale è una città molto grande fondata in una bella valle, e ha l'aere molto temperato, e che s'accompagneria con il signor Hernando Pizarro, e che insieme anderiano a veder il governatore. Hernando Pizarro si partí, pensando che fusse la verità quel che gl'Indiani dicevano, ma, essendo andato quattro o cinque giornate, seppe che non veniva il capitano, e deliberò con la gente che aveva andarsene al luogo del capitano, che era con gran gente, e cosí fece, e trovatolo gli disse che venisse a veder il signor governatore e il suo cacique Atabalipa. Lui rispose che non voleva partirsi di quel luogo, essendogli stato cosí comandato dal suo signore. Allora Hernando Pizarro gli disse che, se non voleva venire, lo menerebbe per forza, e mise in ordine quella poca gente che avea, perché era in una piazza grande e pensava, ancora che fussero molti, di vendicarsi di loro, perché quelli che erano con lui erano valenti uomini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Sesto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1486

   





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