Egli si partí poi di Panama a' 14 di novembre del 1524, menando seco una compagnia di 112 Spagnuoli, co' quali andavano alcuni Indiani per lor servigi: e in questo viaggio passarono molti travagli, per esser l'inverno e i tempi contrari. Lascio di dire molte cose che succedettero, per non esser lungo, onde solamente quelle cose toccherò che sono piú notabili e che piú fanno al proposito nostro.
In capo di 70 giorni doppo che di Panama uscirono, saltarono in terra in un porto che lo chiamarono poi della Fame, perché in molti altri porti che avevano ritrovati prima non v'avevano ritrovato popolo né abitazione, e perciò gli avevano lasciati, e in questo porto si fermò il capitano con ottanta uomini, essendo già il resto morti; e avendosi già fornite le vettovaglie, perché in quella terra non ve n'erano, mandò il capitano il vassello con li marinari e con un capitano all'isola delle Perle, che sta ne' confiní di Panama, accioché portasse da mangiare per tutti, credendo dover essere di queste vettovaglie soccorso fra 10 o 12 giorni. Ma perché la fortuna sempre o il piú delle volte è contraria, stette la nave 47 giorni ad andare e tornare, e in questo mezzo il capitan co' suoi si mantennero con certe cose maritime che raccoglievano con gran fatica in quella costiera di mare, e alcuni cosí deboli stavano che col procacciarsi questo vitto morivano, di modo che mentre la nave non ritornò morirono da venti uomini; e quelli che con la nave ritornarono dissero che all'andare, essendo lor mancato la vettovaglia, aveano mangiato un cuoio di vacca fatto a borsa e legato alla tromba da cacciar l'acqua della nave, e che se l'avevano cotto e compartito fra loro.
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