S'assicurarono nell'isola del Gallo, e mandano per nuova gente, con la quale scuoprono per la costiera piú di cento leghe di paese ricco e abitato. Se ne va il Pizarro in Castiglia, e per tanto servizio ne è molto da sua Maestà rimunerato. Passa di nuovo alla terra scoperta, ed entrato nel porto San Matteo, e di quivi a Coache, vanno all'isola Pugna, detta S. Giacomo, nella quale acquistano molto oro, dopo aver combattuto contro gl'Indiani ribellati e preso il lor cacique.
Parve alli capitani e agli altri Spagnuoli che, essendo cosí pochi, non avrebbono fatto frutto alcuno in quella contrada, perché non avrebbono potuto con tutti quelli Indiani resistere, e perciò deliberarono di porre su le navi della provisione che quivi ritrovavano e ritornarsi adietro in una isola chiamata del Gallo, perché ivi potevano stare sicuri mentre che le navi andavano in Panama, a dar notizia al governatore di queste terre nuovamente discoperte e a chiederli piú gente, perché essi l'intento loro proseguire potessero e pacificare quella terra. E con le navi andò il capitano Almagro, perché era stato scritto da alcuni al governatore che facesse ritornar quelle genti a Panama, perché non potevano ormai piú soffrire i travagli che in tre anni sofferti avevano in quel discoprimento, e il governatore a questo modo vi provedette, che quelli che volevano venir a Panama potessero venirvi, e quelli che restar volessero per discoprire piú oltre si restassero: e cosí col Pizarro restarono sedeci uomini, e tutta l'altra gente se ne ritornò con le due navi in Panama.
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